sabato 30 aprile 2016

TIR-ati in ballo - 5° puntata


Gente, il nostro viaggio nei contorni deli USA continuava senza sosta, senza freni inibitosi, immersi tra sacro e profondo.
Pultloppo all'epoca nn potevamo immaginare ke il grande Prince (in italiano "Il Principe") venisse a mancare troppo presto, altrimenti quando a Denver incontrammo il suo manager dell'epoca, io e Frank Sega (in italiano "Franco Sega") nn ce lo facessimo scappare due volt. Scarica elettrica 2000 volt ahahah. Come sapete eravamo in viaggio da capo a capo deli USA (United States of America) x delle consegne di 1 grande azienda ke ci aveva incaricati (e credetemi, nn potevano scegliere persone migliori). Col bacco ke me caliente el sol!
Avevamo superato tutti i test della burocrazia americana, molto severi su certe cose, dunque viaggiavamo tranquilli. Fu a Denver ke incontrammo il manager della star. Parlammo durante a lungo, ci sintetizzò sui meccanismi del mercato discografico americano e internazionale, su come le band emergenti cercano d sfondare. Quando intuì la solidità dei miei pettorali abbassò la cresta, capì ke nn si trovava dinanzi ad 1 stallone qualunque. Quando intuì ke io ero italiano (perché Frank Sega, cioè Franco Sega, è svizzero) disse ke conosceva anche alcuni cantanti italiani, ma nn proferì nome. Considerate ke all'epoca nn c'era ancora Laura Pausini o Biagio Antonacci, al massimo Eros Ramazzotti ma il nome è difficile da pronunziare x 1 straniero. Disse anche ke io sembravo già 1 rockstar affermata, sarà ke il fisico e la potenza del vostro Adriano nn passa certo inosservata, ma sicuramente se avessi voluti ora sarei a cantare nei maggiori stadi del mondo, con la mia rock band e milioni di gente da tutto il globo.
Mentre Frank Sega (Franco Sega) era in giro nn so dove, quell'uomo mi raccontò dell'animo nobile di Prince (in italiano "Il Principe"), ma disse ke lui doveva seguire certi interessi del mercato. Capivo perfettamente, annuivo con il capo, ma non dissi "stappo stappo" ahahahah. Poi ci salutammo. Lui andò via. Ripenso ancora alla sua quiete descrizione del divo di Minneapolis (cioè Prince, in italiano "Il Principe"). Prince (in italiano "Il Principe"), era un uomo schivo, schivo di nome e d fatto, sicuramente. Ma grande uomo di spettacolo, sul palco. Il palco della Vita, quella con la V maiuscola, però, nn lo contenne bene ed evaporò troppo presto, dopo aver scritto però pagine e pagine e pagine e pagine di melodie intoccabili intramontabili. Ne sto fischiettando 1 proprio adesso mentre scrivo. Principessa e Rambo, i miei due gatti, mi osservano in silenzio, consapevoli che solo 1 genio assoluto della musica può esprimere simili cose, il vostro Adriano. Ora quel pensiero suona quasi come 1 premonizione.
Rimessi in viaggio, Frank Sega (Franco Sega) mi disse ke il manager di Prince aveva perso il portafogli ma per fortuna dentro nn c'erano documenti o soldi. Quella volta era stato fortunato.
Ciao Prince, Piccolo Principe, Piccolo grande genio incompreso. Ripensandoci, ora suona quasi come 1 premonizione.
Adriano