lunedì 17 dicembre 2018

Nella mente del killer


- DRIIINNNN DRIIIIIN [ suoneria della persona che Adriano sta chiamando ]
- Ciao Papà, cosa c'è?
- Ciao amore, sei a scuola?
- No, oggi uscivo prima, è successo qualcosa?
- Nulla di grave, volevo solo chiederti un consiglio
- Dimmi
- Un piccoletto con accento slavo sta creando problemi tra i membri della compagnia delle Indie (il nostro gruppo di amici)
- Lo so che è il vostro gruppo di amici, lo ripeti sempre! Ma chi ha dato questo identikit?
- Teo Scaduto
- Teo? Quel tipo che aveva l'agenzia di viaggi e che mi hai sempre descritto poco attendibile e confuso?
- Sì
- Magari parlava di un piccoletto ma ha confuso l'accento
- Sì
- Una volta mi hai parlato di un piccoletto
- Sì
- Te lo ricordi?
- Sì
- Si chiamava Kevin
- Sì
- Non eravate in buoni rapporti, papà
- Sì
- Non mi sbilancio ma avrebbe un movente, l'odio
- Sì
- Ciao papà
- Ciao amore, grazie
Possibile ke in tutto questo c fosse lo zampino d Kevin? Kevin Kevin era il figlio di 1 mia ex ke nn era mai riuscito ad integrarsi nella società. Più avanti scoprii ke la sua età dichiarata era diversa da quella effettiva, forse 1 scherzo del fuso orario? Raga, io lo dico sempre, la vita c riserva un percorso ricco di surprise. Ora ke avevo risolto il caso ero pronto ad affrontare il presunto killer della Compagnia delle Indie, il nostro gruppo d amici. Ma i colpi d scena nn mancavano, a quanto pare.
- DRIIINNNN DRIIIIIN [ suoneria di Adriano ]
- Pronto?
- Mi stai cercando?
- Chi è?
- Sono io, Adriano, il nemico numero uno
- Il Joker?
- Peggio, voi della Compagnia delle Indie, il vostro gruppo di amici, sarete circondati
- Sei Kevin-Kevin?
- Come mi hai scoperto?
- Nn è stato difficile, avevi lasciato ciocche bionde dappertutto, nn sarà 1 problema consegnarle alle autorità competenti x l'esame del DNA e farti incastrare.
- Mi volete castrare?
- No, incastrare, finirai i tuoi giorni marcendo in un'umida cella del Kansas
- Non lo farò più!
- Rinneghi?
- Tutto, mi pento
- Allora sparisci e sappi ke se ti rifarai vivo, troverai il #teamAdriano pronto. Pronto come pronto devono essere i nostri pensieri.
- Va bene, non mi vedrete più, in senso figurato
- Bravo
- Grazie
- Un'ultima cosa, Kevin-Kevin
- Dimmi
- Ti servono camicie nuove?
===
[ Adriano -  Caccia al killer - Fine ]

Compagnia delle Indie Civil War


Raga, se è vero che il Sole bacia i belli, sono super Adriano Belli.
Il tempo stringeva, la catena di attacchi ali membri de La Compagnia delle Indie sembrava averci lasciato inermi, ma come prima dora (inteso come orario, nn inteso come dorato) avevamo assistito ad una situazione epica d queste propensioni. Ke fosse "Compagnia delle Indie Civil War", tutti contro tu? Proprio così raga, io sembravo Superman, ma senza il mantello roseo, avevo il potere d volare e aprire porta acciaio, dopo la meditazione in Svizzera con Franco Sega, maestro di vita, di karate e di karattere, nn avevo paura di nulla. Mi sentivo invincibile anche contro la Kriptoniente, questa deflagrazione di vuoto culturale ke ormai sta invadendo il nostro paese. Gente, andate nei musei come fa il vostro Adriano, uomo colto ke soddisfa x molto ahahah. Col bacco ke rimango in stival di gesso! Alle 11:13 a.m. ricevetti una kiamata:
- DRIIINNNN DRIIIIIN [ suoneria di Adriano ]
- Pronto?
- Ciao Adriano, sono don Emiliano
- Emiliano, sembri strano, hai bisogno di un Lucano?
- Bevo solo durante la Santa Messa, Adriano
- Altro ke Santa Messa, con i saldi c'è la ressa
- Ahahah
- Dimmi
- Teo Scaduto è stato aggredito, questa notte.
- Da chi?
- Non l'ha visto in volto ma aveva un tatuaggio
- Teo aveva un tatuaggio?
- No, l'uomo ke l'ha aggredito
- Aaaaa capito
- Sicuramente è stato mandato da Satana
- Sarà come dici, caro Emiliano, ma da illuminista e uomo d estrema cultura, mi piace pensare ke il nostro lato razionale, anche sotto Natale, debba pur sembre prevalere. X questo penso ke alla fine potrebbe essere stata tutta un'allucinazione di Teo Scaduto provacata da qualké entità ke nn possiamo spiegare. Ha vissuto un periodo difficile e potrebbe essere. Non è nuovo a queste cose, pultroppo.
- No, Adriano, ha riportato 1 contusione.
- Emiliano, lei si occupi delle anime, per il referto clinico credo si debba consultare 1 specialista.
- Va bene
- Proverò a chiamare Teo Scaduto, ti lascio un saluto
- Che Dio t bened...
Chiusi subito la comunicazione x evitare ke don Emiliano potesse in qualche modo replicare (siamo forse dei ritornanti?). Erano le 11:15 a.m. ma nn chiamai Teo, feci solo 1 squillo x farmi richiamare. Così fu.
- DRIIINNNN DRIIIIIN [ suoneria di Adriano ]
- Pronto?
- Adriano, eri tu?
- El goleador Adriano matador ahahah
- Ahahah
- Sei ancora vivo?
- Sì, mi hanno aggredito Adriano!
- Allora don Emiliano nn mentiva, devo rimuoverlo subito dalla lista dei sospettati
- Sei troppo avanti Adriano
- Non posso tornare indietro, c'è il muro
- Ahahah
- Cioè?
- Grande!
- Quanti erano?
- Non lo so, forse uno, ma era scaltro e nn vedevo il volto. Credo fosse piccoletto e con 1 accento slavo.
- Mmm, 1 accento slavo?
- Sì, Adriano
- Ora ti lascio, rifletterò concentrandomi tantissimo x risolvere il caso
- Se c riesci fammi 1 squillo
- Non ce n'è bisogno, leggerai delle mie gesta su tutti i giornali.
- Sei grande Adr...
Chiusi subito la comunicazione per evitare x evitare ke Teo Scaduto potesse in qualche modo replicare (siamo forse dei ritornanti?). No, raga, il futuro è già qui, ed erano solo le 11:18 a.m.
I miei due gatti Principessa e Rambo mi osservavano. Io osservavo loro. Erano le 12:00 a.m.
A quel punto, concentrandomi tantissimo, capii ke anke se ero vicino alla soluzione del caso, potevo fare 1 telefonata importante.
#teamAdriano

domenica 16 dicembre 2018

Happy Birthday, Adriano!



Arrivai a Milano e subito ebbi un'illuminazione. Passai davanti a quella che - se la memoria nn mi ingabbi - doveva essere casa di Pio, un membro della compagnia delle Indie, il nostro gruppo di amici. Guardai il mio nuovissimo smartphone, consultai i risultati della serie A e mi rilassai. Mi concentrai tantissimo, nn volevo essere colto impreparato. Poi respirai profondamente e riflettei. A quel punto spensi decisi di fare 1 squillo a Pio, dj Pio. Attesi alcuni secondi.
- Adriano?
- Yes
- Mi cercavi?
- Yes
- Cosa volevi?
- Da quanto sono mega, ho vinto il premio Strega!
- Ahahahah
- Al top non stop
- Cosa volevi?
- Nn te lo posso dire
- Perché?
- Perché lo faiii disperata ragazza miaaa
- Grande, Adrià
- Sei a casa?
- Sì
- Allora scendi ke ti devo dare alcune camicie ke nn uso più
- A me?
- Dai veloce ke ce le ho in macchina, son sotto casa tua
- Ora?
- Muoversi!
- Adrià ora nn sono a casa
- Ma se hai detto d sì
- No, sono con 1 tipa
- Smettila
- Davvero Adriano
- Dai veloce che nn devo tenermi in macchina tutta questa roba ke sembro rappresentante di camicie
- Ahahah
- Ora!
- Nemmeno mi staranno, Adrià, io ho taglie forti
- D forte tu conosci solo forte Apache ahahah
- Ahahah
- Cmq nn posso, sono con questa tipa... Forse riesco a combinare qualcosa
- Io vado allora, peggio per te
Ma non ripartii con il mio bolide. Sembravo il classico figo dei telefilm, ma + tonico.
Xké dj Pio, il dj + all'asciutto d Milano e provincia, mi stava mentendo? Cominciai a sospettare anche di lui. Nn era forse stato la prima vittima del temibile killer della Compagnia delle Indie (il nostro gruppo di amici)? E ki era la misteriosa donna in sua compagnia?
In tutto questo trambusto, non avevo avuto nemmeno il tempo di pensare a me. Ero vittima dei miei assurdi pensieri che volteggiavano incessantemente in quella simbiotica giostra chiamata paranoia. Non c'era più tempo per abbandonarsi ai ricordi, per riflettere sul giorno del mio compleanno, al fatto che stavolta non avevo organizzato alcuna festa. Eravamo tutti divenuti grandi, finalmente? Pensai, in cuor mio, la faremo qualche giorno dopo. Ma la verità è che il freddo aveva preso il sopravvento, forse non soltanto avvolgendo Milano ma insediandosi anche nei labirinti dell'animo, troppo spesso impenetrabili. E da solo, in macchina, durante questa lunga notte, non me la sentivo di tornare a casa. Sarei dovuto crollare ma non avvertivo alcuna stanchezza, attendevo solo il puntale ritorno dell'alba, come se potesse scacciare via i miei demoni, una volta per tutte. I vetri offuscati da una leggera brina seguivano il consueto copione, le mie mani non avrebbero dovuto essere così gelide, eppure la cosa non mi meravigliò. Chi era stato a dire che essere adulti è essere soli, Jean Rostand mi pare. Beh, amico, forse hai ragione. Ma quel parcheggio sotto casa di Pio era così pieno di macchine e al tempo stesso così vuoto che, se fosse stata la scena di un film, avrebbe fatto ridere e piangere al tempo stesso. Io, la mia vettura, e tutte quelle camicie. Quelle nuovissime, costosissime, fottutissime camicie.
Adriano