Pensieri di Adriano

Lettera aperta al ct della nazionale italiana di calcio M. Lippi

Ciao Marcello,
mi chiamo A. (preferisco mantenere la riservatezza, tu mi capirai), e anchio proprio come te (spero) sono un mega tifoso della nazionale di calcio (la nostra comune nazionale).
Anchio come te ho sempre creduto nel calcio pulito e nelle super bone tifose che dagli spalti gridano solamente il tuo nome: "Adriano-adriano! segna per noi!".
Puri momenti di gloria, indescrivibili.
Saranno belle le brasiliane con i loro indescrivibili culetti da culto, saranno belle le spagnole, saranno belle le norvegesi, saranno belle le tunisine, saranno belle le inglesine, saranno belle le portoricane, ma le italiane si sa, sono di unaltra pasta.
Come di unaltra pasta devono essere i nostri giocatori rispetto al passato.
Un passato ke ho ci ha visti protagonisti, ma anche no.
Perchè anchio come te ho passato alti e bassi, ma con i pettorali transonici ke mi ritrovo mi son detto più di una volta: "Forza Adrià, cavalca come solo tu sai fare quella grande Onda ke è la Vita".
Alke rispondo: "Se la vita è lOnda, sarò il surfista ke la doma".
Ci hai ricoperto di imprecisioni dinanzi alla stampa internazionale, ora ke è giunto il tuo momento potrai rilassarti...è questo ke vuoi?
No, vogliamo la coppa e tu lo sai bene. La lussuosa e pregiata Coppa del Mondo del giuoco calcio.
La nazionale di calcio (la nostra comune nazionale) è pronta al via.
E vero, è un periodaccio per lo sport, ma sicuramente questi scandali avvengono anche negli altri sport solo ke nn vengono molto pubblicizzati xkè nn sono molto seguiti e dunque nn ci sono fondi.
Ricorda, il tuo predecessore se nè andato x alcune imprecisioni con lo staff azzurro, ora tocca a te.
Oggi comincia lavventura azzurra, ora però devo lasciarti ke ho alcune pratiche da sbrigare.
Leggi queste righe prima di entrare in campo, ti daranno coraggio, ne hai bisogno. E salutami tuo figlio.

A. (Adriano)