venerdì 6 novembre 2009

Alda in un gesto provocatorio


Unaltra grandissima ci ha lasciati in questi giorni, dopo Mike B. e Michael J., se nè andata anche lei, la grande Alda, in arte Alda Merini, la poetessa che tutti conoscevamo? x essere + volte stata stradesignata come poetessa. Nn vorrei sembrare pessimista, sembra che i Titani lassù stiano revocando il visto di soggiorno su questa terra ai + grandi, forse preparano qualche banchetto. Che il prossimo ad essere chiamato sia il grande Diego, a suo modo poeta del calcio? Spero di no, gente, il Pibe deve condurre la nazionale giuoco calcio argentina nel paradiso, ma nn quello delle fiabe medievali, bensì nel paradiso del calcio, anche se i nostri 11 ragazzi con la maglia azzurra, campioni del mondo glielo impediranno. Sarà uno scontro epico gente credetemi.

Ora, la poesia è in lutto, nn bastano li omaggi del mondo a equiparare tutto questo, ed è rimasto solo il vostro Adriano con i suoi versi profondi e riflessivi a reggerne le sorti. E come se si fosse prosciugato il barattolo del miele. Alda Merini, questo il suo vero nome, era nata a Milano, questa città fatua e puzzolente, forse poco amante della poesia, ma era il 21 marzo del 1931, il giorno in cui i calici vengono riempiti del nettare delli dèi, come se la primavera fosse sbocciata nei suoi versi ke ci toccano tutti dentro la soglia dellanimo umano. Alda, aveva conosciuto 1 brutta esperienza, delle persone che non erano daccordo con le sue idee lavevano confiscata in un luogo dal quale nn poteva uscire, unesperienza negativa ma che nn ruppe la sua voglia di pronunziare versi come quelli di Alda, Alda Merini per intenderci e anche x intenditori come il vostro Adriano.

Cmq oggi la Cina produce eventi-spettacolo come lAmerica.

Ciao, Alda.


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