martedì 2 febbraio 2016

TIR-ati in ballo - INTRO




Rieccomi gente, avevo dimenticato la password e ho avuto problemi con blogspot, come già in passato con Splinder.

Intro

Quella che sto per narrarvi, raga, non è la solita storia. E' la storia di due mandrieri ke decisero di intraprendere ungrande viaggio, alla guida de li Stati Uniti d'America (USA, United Stated of America) x conoscere i luoghi, li usi, li costumi, li ndiani ancora rimasti vivi.
Diversi anni fa, il vostro Adriano siciliano de fuego e Franco Sega, maestro di vita, di karate e di carattere, c trovavami sul territorio de li Stati Uniti d'America (USA, United Stated of America).
Ancora nn si parlava di terrorismo, di Alkaida, di Isis, di armi psicobatteriologiche, c'eravamo solo noi e il continente americano, quello scoperto da noi Europei, i conquistadores venuti a bordo di grosse imbarcazioni piene di tesori da donare ai Maya in cambio di spezie, frumento, legumi secchi ke da noi nn si potevano acquistare (forse 1 editto di qualche duca aveva proibito la libera circolazione nel nostro continente, quello Europeo, ke diede i Natali a personaggi illustri come Galileo alias Galilei, Leonardo Da Vinci, Lorenzo il Magnifico, Giotto, Re Carlo Magno, i vari importanti personaggi ke hanno caratterizzato la nostra Storia).
Diversi anni fa, il vostro Adriano siciliano de fuego e Franco Sega, maestro di vita, di karate e di carattere, c trovavami sul territorio de li Stati Uniti d'America (USA, United Stated of America).
Avevamo da poco prestato servizio presso un noto uomo politico e sentivamo l'esigenza di cambiare aria, ormai eravamo rimasti delusi dal suo comportamento (credo nn volle + candidarsi) e prima di dividerci, io e Franco Sega prestammo servizio come camionisti, per alcuni mesi, presso una grossa azienda. Nn posso fare il nome xké nn capireste la pronuncia.
Ma ben presto dovemmo scontrarci con la burocrazia americana, ovvero la burocrazia de li Stati Uniti d'America (USA, United Stated of America), ke nn era certo dal tocco delicato nei confronti di due uomini ke avevano deciso di scrivere la loro Storia.
Così, sfidando la burocrazia, c facemmo assumere e viaggiammo in lungo e largo. Eravamo liberi come un'aquila ke, selvaggia, è pronta ad addentare la sua preda nello stagno. Franco Sega suonava la sua armonica, sembrava un personaggio di Sergio Leon, i suoi lunghi baffi scandivano le note con maestrie. Ricordo ke mi diceva sempre: "appena sostiamo provo a controllare un attimo sul retro ke tutto stia a norma."
Tante furono le mete del nostro viaggio, ma di questo ve ne parlerò nelle prossime puntate.
Adriano

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