domenica 10 febbraio 2008

Zio Sam, vai a farti una bella bistecca ahahah! O vienimi a trovare in palestra ke t rimetto a posto ahahah!


La storia del senatore Jefferson / 1° parte


Gente, state seguendo le presidenziali in USA?

Lo sapevo, mattutini di primordine.

Seguitele come le sto seguendo io, perché si sa ke tutto ciò che succede in America prima o poi torna indietro. Seguitele xchè io le sto seguendo. I mass media si domandano: Barack Obama o Hillar Clinton? Ma io nn credo in questi giuochi di parola, nn dimentichiamo i repubblicani, con mcCain ke sarà sicuramente un osso duro, baby, lo sceriffo t controlla, passaparola ahahah.

Inevitabilmente tutto ciò mi ha fatto tornare alla mente tante cose, troppe.

Stavo letteralmente fumandomi il cervello dalla concentrazione, sembravo Adriano Street allora di punta. Punta sul siciliano de fuego baby, nn te ne pentirai, credimi.

Dicevo ke tutto ciò mi ha fatto tornare (solo con la mente) al mio periodo americano, quando mi trasferii negli States con la curiosità e la grinta di chi scopre un nuovo continente, infatti in quel periodo sarei potuto essere il nuovo Colombo (il celebre navigatore genovese).

Ki nn ha mai visto gli Stati Uniti come una meta ambita? Il paese delle opportunità, dalle mille contraddizioni, dove ki ha le capacità può arrivare in alto. Per questo la mia formazione professionale è ad altissimi livelli, ma come sapete nn mi piace vantarmene, sono praticamente luomo x umile del pianeta, chiedetelo alli altri della Compagnia delle Indie (il nostro gruppo di amici), se nn c credete. Li USA, il paese stracolmo dalle bionde mozzafiato + splendide ke possiate immaginare, curve da rodeo in Guatemala gringo. La culla della democrazia, anke se io penso ke questa parola sia di origine straniera, nn può essere nata nei ghetti di Ciudad de la Iglesia de Nuestra Señora de Los Angeles sobra la Porziuncola de Asìs, + volgarmente nota come Los Angeles. Il paese della Coca Cola, dei film western e del rock blues.

Oltre a studiare e a formarmi, come dicevo pocanzi, potei girare li Stati Uniti e conoscere tante persone ke mi servirono anche x perfezionare il mio inglese già allora perfetto (merito anche delle numerose ragazze straniere ke portavo a ballare e ke subito dopo tenevano sempre un corso di lingua very professional ahahah).

Ma nn parliamo troppo di me, mi piace anche farvi assaporare le atmosfere dei luoghi ke ho visitato di persona (da vicino), anche per farvi venire la bavetta da qui fino al ponte di Brooklyn. Col bacco ke rimango in stivali di gesso!

Girai la east come la west coast e anche tutto ciò ke cè nel mezzo, molto bene anche il Missouri, lArizona e il Texas, e proprio qui mi capitò di conoscere un personaggio di quelli tosti, il senatore Jefferson.


Fine prima parte.


Baby, vieni ke ti mostro il rombo del motore...ruggisce...


 


3 commenti:

  1. un navigatore insomma... ;-)

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  2. quindi? se vince un nero ci ritroviamo come premier il senegalese sotto casa mia?

    ge

    www.ge.milano.it

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  3. Se fossi americana non mi spiacerebbe dare il voto ad una donna...non parlo certo dalla Hilary, che secondo i pettegolezzi sembra che proprio donna non sia.

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