venerdì 15 febbraio 2008

baby dovevi avere proprio 1 gran sete ahahah




La storia del senatore Jefferson / 2° parte


Ciao sono agus.

Ehilà sbarbatelli riecco il vostro Adriano la sorgente d saggezza, laccalappiagnokke. Baby, quei gioielli etnici ti donano, ma il + bel gioiello tu 6.

So ke muorite dalla voglia d approfondire le avventure neli U.S.A. (United States of America) del vostro siciliano purosangue preferito. Il riassunto delle puntate precedenti lo trovate sul blog + caliente, quello x intenderci ke + vi ha preso e vi prende fino oltre e dentro allanimo umano...un lavaggio del cervello umano, potrebbe fungere aahah.

Come ricorderete, a meno ke nn abbiate perso la memoria a poker ahhaha, andai neli U.S.A. (United States of America)  in cerca di riscatto, cioè x studiare e formarmi anke se come si dice in gergo avevo le forme e le dimensioni già predisposte da madre natura x fare di me un mix riuscitissimo tra lintellettuale in giacca e cravatta professionalmente al top e uno stallone di primo livello.  Girai in lungo e in largo, il mio prof di tesi mi aveva fornito qualke indirizzo di suoi amici americani, cosa che ovviamente nn trascurai anke se confesso ke 1 puntatina a Las Vegas me la feci. E come se il destino avesse voluto tracciare una mappa di piacere, fu lì ke conobbi il senatore Jefferson, Theodor C. Jefferson, gente.

Ma andiamo x gradi. Mi trovavo in un locale leggermente equivoco con una bella donna, mi pare si chiamasse Sonia, una strabbona con il corpo da amazzone e li occhi da amazzone. La labbra sembravano toccare Giunone in persona. Le gambe era da impatto sui vostri teleschermi, lavevo conosciuta poco dopo il mio arrivo neli U.S.A. (United States of America), ma nn sapevo tanto di lei, solo ke era una gran gnocca. E a lei piaceva il maschio italiano xkè le davo il massimo. Poi anche lei aveva un nonno italiano (ma chissà se è vero), dunque eravamo entrati subito in sintonia. Lavevo portata in 1 locale ke sembrava tranquillo xkè c frequentavamo da poco e mi sembrava giusto farle trascorrere una serata da vero sballo. Lo sballo ke solo un siciliano in viaggio neli U.S.A. (United States of America) poteva offrirle.

Ma ecco ke subito cè uno strano clima, una strana atmosfera e tra alcuni dei presenti scoppiò una rissa. Queste cose nn vanno mai bene, anzi bambini vi invito a nn imitarle neanche per scherzo con i vostri amici.

Ma cera di mezzo 1 uomo dallapparente aspetto di americano, alcuni balordi ke volevano gettare discordia in sala e quindi dovetti intervenire. Nn dimenticherò mai le 3 parole ke pronunziai a Sonia poco prima di gettarmi nella mischia: "ora vado". Purtroppo nn mi è mai piaciuto far picchiare i più deboli, poi nn so, ma quelluomo in difficoltà mi ricordava tanto un caro amico, o forse una rockstar? Molti mi invidiano la classe stile avvocato Gianni Agnelli (sempre al suo posto senza arrosto), ma alloccorrenza faccio altro.

Sta di fatto ke 1 altro uomo presente nel locale venne dalla mia parte. Nn immaginerete mai di chi si trattava, ora ve lo pronunzio. Carichi?

Era lui, Franco Sega.


Fine seconda parte.


2 commenti:

  1. Ciao Adriano! Ma quando aggiorni dai che voglio vedere la nuova parte!

    Paolo C.V.

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  2. sto in ansia...come va a finire?

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