sabato 23 ottobre 2004

Missione Londra - terza parte



La ragazza comincia a parlare, anke abbastanza velocemente, fortunatamente riesco a seguirla anke se mi rendo conto ke cè qualcosa ke non va. Fino ad un attimo prima era tranquilla e sorridente, adesso sembra agitata e gesticola.

La osservo con attenzione: un pò strana nel vestire (un pò stile figlia dei fiori), capelli rossicci mossi e occhi turchesi, o se non erano turchesi erano cmq un colore non presente nella mia tavola periodica cromatica. Una di quelle un pò stravaganti-alternative, e dalle pupille che aveva giurerei che poco prima del mio arrivo si fosse fumata qualcosa di potente. Comunque la tipa comincia a raccontarmi una strana storia: lei non ha mai conosciuto suo padre, mentre sua madre lha mollata quando era ancora piccola e se ne è andata in giro per il mondo con un marinaio, tale Jhonny Lindon, poi è cresciuta con i nonni. Mentre mi racconta questa storia cè risentimento nella sua voce, raga, ma non so se è genuino o se siamo tutti dentro il grande occhio del grande fratello.

Sta diventando isterica ed io comincio a preoccuparmi, ma dove cavolo sono finito stavolta, poi improvvisamente un pianto lungo e sommesso. Non ci crederete, ma una volta tanto il vostro Adriano non sapeva che pesci pigliare, con quella lì davanti ke singhiozzava e non si capiva più un tubo di quello ke diceva.

Dopo un pò suona qualcuno, lei si riprende, va ad aprire...sono un paio di suoi amici....raga...si susseguono a gruppi uno dietro laltro...iniziano un piccolo party festino, in pieno giorno, naturalmente, come da perfetta tradizione londinese....chi apre il frigo e toglie una cassa di birra, chi sale di sopra in lieta compagnia, chi balla sui tavoli con musica a tutto volume....vi giuro, ora sto scrivendo solo quello che vagamente ricordo...ormai ero entrato nel vortice e alla Pat chi ci pensava più...avevo un casino dentro e fuori....

Faccio conoscenza di un paio di tipi niente male, come possono esserlo dei giovani inglesi pieni di sterline e annoiati dalla vita. Inizio a chiacchierare con una ragazza molto carina, capelli rasta, dice ke fa lavvocato, ha due stupendi occhi azzurro intenso, dopo un pò la conversazione si fa "interessante" ma allimprovviso mi presenta la sua "amica": da come si tengono per mano ma soprattutto dai baci e dalle effusioni ke si scambiano ogni 30 secondi capisco ke non è pane per i miei denti. Cè David, innamorato dellItalia ke vuole venire a vivere qui, mi dice ke siamo fortunati viviamo in mezzo alle opere di Bernini e Michelangelo. Cè ki fuma, chi beve, chi ride. Insomma un casino, raga.

La presunta bella figlia di Pat, ke, come avrete notato, finora ho sempre evitato di chiamare per nome per rispetto della privacy, non si vedeva più.

Solo alle cinque del mattino, quando rinvengo leggermente da tutto quel turbinio rispondo al cellulare. Era il mio amico, quello che mi aveva dato lindirizzo della Pat, che ridacchiava, dicendomi che mi aveva dato lindirizzo di una Pat che conosceva lui, magari poteva andare bene anche a me.

Gente, questi scherzi non si fanno.

Cmq Missione Londra compiuta.

Un saluto, ragà.

Adrià.


6 commenti:

  1. Fra qualche mese anch'io mi trapianterò a Milano. Non vedo l'ora! tu ci stai bene?

    RispondiElimina
  2. heheheh......

    hai presente peter sellers che fa l'indostano in hollywood party!!!!

    scherzone da prete ma veramente complimenti al tuo amico!!!!!

    RispondiElimina
  3. Beh, non è che cmq a me i palermitani mi garbino più di tanto il continum e tra i fighetti (cmq in minoranza) e i grezzi...non so dove andarla a cercare gente decente, sono passati i tempi del Vittorio quando andavo a scuola lì e stavo bene tra gli alternativi anche se io non lo sono mai stata...

    RispondiElimina
  4. Oh mio Dio, non ho messo l'accento sulla e!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  5. Adesso finisco io la storia per te. Adrià torna a casa, incontra l'amico e gli presenta un pacco regalo. L'amico apre e dentro ci trova uno di quei buffi pupazzi a molla che gli molla un cazzotto sul naso.

    In ogni caso è stata un'esperienza.

    RispondiElimina
  6. Quale accento stella, ahahahah!

    RispondiElimina