sabato 29 settembre 2018

L'uomo con la divisa


Gente, quando mi risvegliai avevo la vista annebbiata. Intorno a me i macchinari di quella che sembrava essere la camera di un ospedale. Stavo sdraiato su un letto e girava tutta la staaaaanza, mentre si daaaanza, daaaanzaaaa.
- Adriano, sei vigile?
Una voce di qualcuno seduto accanto a me, suonava familiare.
- Non ho un fischietto ma un bel missile!
- Ahahah
- Chi parla?
Cercai di girare leggermente il capo (non l'amaro del capo, capo inteso come testa, capo parte del corpo, non come capo che comanda in ufficio, intenso come testa, capo parte del corpo) e riconobbi una figura angelica.
- Chi sei?
- Adriano, sono Emiliano, non mi riconosci? Ti sei finalmente svegliato.
- In che anno siamo?
- Anno 3014, scherzo! Non esagerare Adriano.
- Quante settimane ho dormito?
- Tre ore.
Avevo dormito tre ore, e al risveglio quella che sembrava essere la figura di un prete. Infatti era un uomo vestito identico a come si vestono i preti.
- Come ha fatto a entrare?
- Adriano, nn ricordi nulla?
- Nulla, ma portami una fanciulla!
- Ahahah
- Chi parla?
- Sono Emiliano, don Emiliano
- Al servizio di sua Maestà?
- Ahahah
- Chi parla?
La sua voce riecheggiava per tutta la staaaaanza, mentre si daaaanza, daaaanzaaaa.
Quell'uomo in divisa mi raccontò tutto ciò ke era successo. Pare abbia avuto un incidente, ma perché? Mentre faceva dei strani gesti con le mani (ma nn il gesto della cornetta, quello lo fa Teo Scaduto), le bloccai la mano e le dissi (in italiano):
- Mi spiace padre, per l'estrema unzione ripeta la lezione!
- Ahahah
Don Emiliano, quello era il suo nome e cognome, nn seppe dirmi di +. Provai ad alzarmi dal letto ma ero ancora debole, e soprattutto una domanda riecheggiava intorno ai lobi auditivi:
- Chi ero?

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